Storie di Remo, l’Incredibile George
X Puntata
George era impaziente perché per il fine settimana Silvana sarebbe ritornata insieme ai suoi genitori .
Avevano tanto insistito per portare anche lui in quel viaggio,ma il periodo era il meno adatto a lasciare il lavoro al ristorante,
sicché il giovane, la domenica sera,si trovò puntuale all’aeroporto di Napoli per prelevare i vacanzieri provenienti dal Cairo.
Aveva eseguito perfettamente ogni disposizione della madre di Silvana; soprattutto il compito di innaffiare le piante era stato svolto a puntino .
Lo aveva fatto quello stesso pomeriggio in cui si era incontrato con Rita ,dopo aver vissuto con la giovane vedova quei concitati momenti di sesso nella sua abitazione al quinto piano.
Appena dopo era ridisceso giù nell’appartamento della fidanzata ,sia per le piante che per rimettere a posto il letto ,dove aveva cominciato “le grandi manovre”con la vedovella del piano di sopra.
All’aereoporto,
George si era posizionato davanti alla porta a vetri con la scritta “ARRIVALS” ,unendosi a quelli che aspettavano il volo dall’Egitto.
Quello che era accaduto con Rita sembrava solo un lontano ,evanescente ricordo ; egll non avvertiva né rimorsi né disagio intellettuale nei confronti di coloro che stava aspettando.
L’aereo atterrò in perfetto orario e poco dopo cominciarono a sbucare i primi passeggeri.
Silvana giunse raggiante prima degli altri ,impaziente di riabbracciare il giovane fidanzato.
Gli era mancato e appena lo vide gli saltò al collo riempiendolo di baci.Solo allora George ebbe dentro di sé un po’ di pentimento per quello che aveva fatto.
La ragazza era innamorata di lui ,mentre il suo cuore non viveva la stessa passione di lei.
Non gli era indifferente
,ma sicuramente quello che George sentiva per Silvana non era amore.
I racconti degli amici innamorati erano un’altra cosa;parlavano di un sentimento diverso,tanto forte da toglierti il sonno e l’appetito.
Questo a lui non accadeva,anzi ,durante la sua assenza ,la fidanzata non gli era mancata per niente.
Forse quello che lui avvertiva era solo attrazione fisica,la stessa che sentiva per Rita o per qualche altra ragazza che aveva conosciuto al ristorante.Questo benedetto “amore”a
lui non era ancora capitato e da un po’ di tempo aveva cominciato a pensare che il suo momento non sarebbe mai arrivato.
Questi pensieri passavano nella mente del nostro giovanotto, quella stessa sera in cui era tornata Silvana ,prima di addormentarsi .
A questo punto diventa importante parlare del dottore ; soffermarsi sulla personalità un po’ complessa del padre della ragazza di George.
Questi ,pur essendo un professionista di valore e ,apparentemente molto equilibrato ,nascondeva alcuni aspetti inquietanti della sua personalità .
Era afflitto da manie di persecuzione ed in ogni cosa gli capitasse vedeva sempre un pericolo per la sua persona.
Queste paure lo portavano ad attuare sistemi di prevenzione, a difesa della sua minacciata incolumità .
Ad esempio aveva la mania degli antifurti, con annesse telecamere nascoste, che piazzava avunque ,sia allo studio che nella casa di Napoli, ma anche in quella di Sorrento e addirittura nei relativi box auto.
Dí queste installazioni non informava nessuno ,anzi aveva addirittura imparato a collocarsele da solo,ovunque gli venisse in mente.
Naturalmente le aveva piazzate anche nella stanza da letto ,dove George aveva cominciato le grandi manovre con Rita ,cadendo così casualmente nella trappola delle ossessioni del dottore.
Quando quest’ultimo si trovò di fronte al filmato di George e Rita “in azione” ,rimase scosso non poco.
Evitò per qualche giorno di incontrare il giovane ,meditando sul da farsi.C’erano momenti, nelle sue congetture mentali, in cui il dispiacere faceva posto al rancore ,e le soluzioni civili alla vendetta,
Poi prevalse il buon senso e pensò di parlare con la moglie e Silvana.
Rivelò l’accaduto ad entrambe e ,nonostante il suo giustificato imbarazzo ,ebbe anche la forza di esibire il filmato.
I pianti di dolore di Silvana si unirono agli irripetibili improperi della madre di lei.
I genitori di George furono convocati dal dottore ,proprio nella casa del misfatto e mortificati ancora una volta per l’ignobile comportamento del figlio.
George venne condannato “in contumacia”a sparire dalla vista, sia di Silvana che della sua famiglia.
Ancora una volta le lacrime della povera madre furono sparse davanti al figlio.
Lei lo aspettava al balcone ,di ritorno dal ristorante e ,quando gli fu davanti ,egli dovette subire ancora una volta il dolore della sua costernazione .
Il padre aveva detto che non lo voleva vedere più, perché era stanco di essere umiliato a causa sua.
George si trovò affranto ,in una fredda solitudine e per la prima volta sentì il bisogno di vivere un sentimento diverso,non più brutale ma tenero, in cui le volgarità carnali facevano posto alle sensazioni più nobili dello spirito.
Ormai per il protagonista; di questa storia sono maturi i tempi dell’amore vero .
E finalmente Cupido e’ lì ,ad aspettarlo dietro un angolo del suo bizzarro destino.
Camily Bosch






